
GRF e l’ambiente: non solo parole, ma fatti concreti
GRF crede attivamente nella sostenibilità dell’ambiente e lo fa attraverso un vero impegno pratico. L’azienda è infatti partner e sostenitrice di Ogyre nel progetto di rimozione della plastica dal mare. Grazie a questo contribuito, GRF ha fatto sì che potessero essere raccolti ben 100 Kg di rifiuti, equivalenti a 1.000 bottiglie.
GRF non si limita a contribuire a eliminare la piaga dell’inquinamento marino, ma anche a sostenere concretamente le Onlus Lampedusa Turtle Rescue e Caretta Calabria Conservation. Entrambe si occupano di salvare e proteggere gli animali che vivono in mare, sempre più spesso danneggiati dalla plastica e dal poco rispetto che l’uomo ha per l’ambiente.
Il Fishing for Litter per l’ambiente
Ogyre è la prima piattaforma globale che sfrutta il Fishing For Litter per il recupero dei rifiuti presenti nelle acque marine e oceaniche. I pescatori che quotidianamente escono con i propri pescherecci si impegnano a recuperare la plastica impigliata nelle loro reti, per poi portarla a terra e smistarla secondo un criterio ben definito. Nel 2021, con una flotta di 55 pescherecci, sono stati raccolti 6.405 Kg di rifiuti. Nel 2022, con un aumento a 81 unità, si stima un risultato di 70.200 Kg di plastica.
L’inquinamento da plastica è uno dei più pericolosi in assoluto. Il quantitativo di rifiuti di questo genere è talmente alto che negli oceani vengono spesso a crearsi isole di dimensioni al limite dell’incredibile. La più grande, chiamata Pacific Trash Vortex, è situata nel Pacifico, tra la California e le Hawaii. Segue la corrente oceanica ed è quindi sempre in movimento. Ha circa 60 anni e, sebbene la grandezza non sia definita con precisione, secondo alcune stime potrebbe estendersi tra i 700.000 km2 fino a oltre 10 milioni di chilometri quadrati.
Nel mondo vengono prodotte mediamente 1 milione di bottiglie di plastica in un minuto. Per decomporsi, una singola bottiglia impiega 450 anni e ogni anno finiscono in mare ben 11 milioni di tonnellate di rifiuti di questo genere. È facile comprendere quale sia l’impatto di questa piaga sull’ecosistema oceanico, che da solo contiene ben l’80% delle specie viventi. Non solo, ma considerando che l’oceano produce circa il 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbendo un quarto dell’anidride carbonica, stiamo seriamente mettendo in discussione la nostra sopravvivenza.

Oltre 200 tartarughe aiutate in un anno
La maggior parte delle tartarughe accolte dal Lampedusa Turtle Rescue, di cui GRF è sostenitore, è stata catturata accidentalmente da ami, palamiti o reti a strascico. Non solo, ma possono essere oggetto di soccorso dopo aver ingerito sacchetti di plastica scambiati per meduse, di cui vanno ghiotte. Sempre la plastica, infatti, ostacola la digestione e può causare malattie molto gravi. Il programma, dopo la cura, prevede il rilascio con un tag di marcatura, che permette di studiare e approfondire il comportamento di questo animale all’interno del suo habitat naturale. Sono circa 200 le tartarughe di cui la Onlus si prende cura ogni anno tramite la sola opera di volontari italiani e stranieri.
Preservare e proteggere la Caretta Caretta
La Caretta Caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. Caretta Calabria Conservation, supportata da GRF, si pone come obiettivo principale la salvaguardia e la protezione di questo splendido animale. Non solo, ma protegge anche fauna e flora degli ambienti marino costieri. La Onlus ricerca e monitora le tartarughe a livello nazionale con un occhio d’attenzione alla Calabria in cui ha sede. Collabora poi con associazioni ambientaliste e autorità per preservare la natura stessa delle coste. Infine, svolge opera di formazione e sensibilizzazione sull’ambiente e la sua naturale conservazione.